L’addestramento dell’Epagneul Breton

Per noi allevatori, l’addestramento dell’Epagneul Breton non è solo un percorso tecnico: è un modo per costruire un rapporto profondo tra cane e conduttore, passo dopo passo, sin dai primi mesi di vita.

L’Epagneul Breton è un cane estremamente intelligente, collaborativo e sensibile: proprio per questo, il lavoro comincia presto. Intorno alle 8-10 settimane di età, dopo il primo ciclo di vaccinazioni, iniziamo a proporre brevi esercizi mirati allo sviluppo dell’attenzione e alla comprensione dei comandi base. Non si tratta ancora di “addestramento” in senso stretto, ma di porre le fondamenta per una comunicazione chiara e rispettosa. Comandi semplici come “seduto”, “terra” e “vieni” vengono introdotti attraverso il rinforzo positivo, che ci permette di valorizzare la naturale predisposizione del Breton all’apprendimento. Parallelamente, il cucciolo viene esposto a ambienti diversi – campi, boschi, piccoli centri abitati – per sviluppare sicurezza, curiosità e adattabilità: qualità indispensabili per il futuro cane da caccia.

Con la crescita, l’addestramento evolve. Si stimolano l’istinto al riporto, l’attenzione alle tracce e la risposta a stimoli sonori come i colpi d’arma da fuoco, sempre con gradualità e attenzione all’equilibrio emotivo del cane. È in questa fase che iniziamo a costruire quelle competenze che saranno decisive sul campo: ferma, riporto e collaborazione con il conduttore, sempre rispettando i tempi e le caratteristiche individuali di ogni soggetto.

Dietro ogni esercizio, dietro ogni uscita come quella che potete vedere nel video che ha protagonista Alpha di Castelmozzo, c’è un lavoro costante fatto di pazienza, coerenza e fiducia reciproca. Perché l’addestramento, quando è fatto bene, non “plasma” un cane: lo fa crescere, al fianco dell’uomo.